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Come si mette in moto una turbonave

I ricordi di Vito Neri, direttore di macchina della Società Italia

Vito Neri a bordo della Leonardo Da Vinci negli anni Settanta

Vito Neri, direttore di macchina della società Italia, iniziò la sua carriera nel 1957 a bordo della motonave Vulcania e la concluse nel 1994 sulla portacontainer Amerigo Vespucci. In 37 anni di onorato servizio ebbe anche il privilegio di servire a bordo della Cristoforo Colombo, gemella dell'Andrea Doria, in molti imbarchi.

Egli ci racconta le fasi più importanti dell'affascinante (e oggigiorno ignota ai più) procedura per “mettere in moto” una turbonave.

“Già il giorno precedente alla partenza era necessario aver portato a termine una serie di attività propedeutiche all'accensione delle caldaie principali: per esempio era necessario verificare il buon livello dell'acqua dei collettori di vapore. Le pompe di alimento delle caldaie, funzionando esse stesse a vapore, dovevano essere sostituite da una pompa elettrica che serviva a portare le caldaie medesime al livello di accensione. Questa era una delle tantissime attività a cui dovevamo dedicarci in macchina. Un altra cosa di grande rilievo era mettere in riscaldamento le casse di servizio nafta e l'olio lubrificante delle turbine per mezzo dei depuratori, i quali, oltre a separare ed eliminare dal circuito l'eventuale acqua infiltratasi, provvedevano al riscaldamento dell'olio medesimo.

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