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TRANSATLANTICI ITALIANI

INTRODUZIONE

Nel 1818, a Napoli e a Trieste, vengono varati il Ferdinando I e il Carolina I primi piroscafi del Mediterraneo. Agli albori della navigazione a vapore queste prime unità sono impegnate in viaggi di piacere verso isole e località amene. Successivamente le prime società di navigazione nate nella penisola, prima ancora dell’unità Italiana, faranno le proprie fortune grazie soprattutto agli emigranti: sarebbero stati circa 29 milioni gli italiani ad emigrare dall’unità d’Italia (1861) agli anni sessanta, quando il fenomeno si sarebbe invertito.

Già dal primo dopoguerra però, principalemnte a causa della chiusura delle frontiere statunitensi a nuovi immigrati, l’Italia reinventa la nave passeggeri come mezzo di viaggio confortevole e dedito anche alle crociere. La rotta seguita dai transatlantici italiani diretti a New York, conosciuta come “la rotta del sole” grazie ai benefici influssi della corrente del Golfo, offre climi caldi quasi tutto l’anno e a bordo delle nostre navi viene installata la cosiddetta “classe turistica”, destinata a coloro i quali, soprattutto nord americani desiderano fare una vacanza in Europa e quindi viaggiano per piacere e non per necessità. I ruggenti anni Venti portano con se anche la cultura per l’attività fisica e il fitness e, complice la loro rotta i transatlantici italiani offrono tutta una serie di novità mai viste prima a bordo per lo svago e l’intrattenimento degli ospiti: cabine con la veranda, aria condizionata, lido e piscine sui ponti scoperti, stabilizzatori contro il mal di mare, centri benessere...l’Italia

inventava la crociera! Un precedente c’era già stato nel 1907 con il prioscafo Thalia, del Lloyd di Trieste, il quale conobbe un grande successo con i suoi “viaggi di piacere”: il termine crociera sarebbe stato utilizzato solo dagli anni Trenta in poi.

Il successo di questa metamorfosi si deve alla rapida evoluzione della cantieristica e dell’avanguardia progettuale nella penisola: da cenerentola dei paesi industrializzati, prima della Seconda Guerra Mondiale l’Italia è già la maggiore produttrice di grandi navi, attirando anche numerosa commesse estere ed affrancandosi così dalla dipendenza da cantieri stranieri, principalmente britannici. Dagli scali italiani scendono in mare alcune delle unità più celebri e apprezzate dal pubblico internazionale. Sono navi dai nomi leggendari: Victoria, Saturnia, Conte di Savoia, Augustus, Rex, sinonimo di tecnologia, confort e arte.

A bordo di queste unità lavorano i migliori professionisti italiani: l’arte, l’artigianato, l’architettura e il design italiano raggiungono attraverso le navi i quattro angoli della terra aprendo fattivamente la strada al successo del “Made in Italy”.

STATISTICHE

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NAVI SIGNIFICATIVE

 

Le date delle navi sono riferite alla prima compagnia d’appartenenza, dal viaggio inaugurale fino all’ultimo effettuato con i colori della società.

* Clicca per visualizzare la scheda tecnica della nave

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